
Mondelli (VB) Foto credit: Marco Cocuccioni
Ora, la non più giovane maestra è tornata a Mondelli ed ha scelto alcuni pensieri e li lascia come ricordo, sulla porta di quella che fu la scuola e li offre ai passanti che li vorranno leggere.
Una manciata di case
a ridosso della montagna,
tetti di ardesia che brillano al sole
e sentieri
di acciottolato sconnesso.
Il silenzio dei luoghi abbandonati
ed il mormorio perenne
della vecchia fontana.
Un miscuglio di emozioni
profonde e contradditorie,
complesse ed un poco confuse
mi avvolge in modo globale.
E poi
l’intensità dei particolari:
quel giardino selvaggio
di fiori e di verde,
quell’abitazione che non riconosco
e la cappella
dove sostavo dopo la salita.
Potrei scrivere
pagine intere senza fermarmi,
ma le emozioni più vere restano lassù
tra le nevi dell’inverno
ed i colori della primavera,
nella realtà, senza tempo,
di una stagione di vita
vissuta a Mondelli.
Agosto 2009
Così si è conclusa la mia ultima domenica di Montagna, in compagnia dei miei fidi compagni d’avventure: mangiando l’ultimo panino avanzato dopo la camminata, sorseggiando una tazza di caffè fatto con la moka e l’acqua di quella fontanella citata dalla poesia della maestra (che letta in loco assume un significato ancora più profondo). Nel mezzo del borgo di Mondelli, nel comune di Ceppo Morelli, poco sotto il massiccio del Monte Rosa.
Partendo dal piccolo borgo, frequentato dal XVII secolo, improvvisamente abbandonato durante la seconda guerra mondiale e recuperato nel 2004 grazie ad un progetto co-finanziato dalla comunità europea, si arriva all’alpe Motto dopo una camminata in mezzo a boschi di faggio, non troppo lunga (circa 50 minuti), ma abbastanza ripida (400m di dislivello) .
Sfortunatamente le poche baite che compongono l’alpeggio sono ormai quasi solo cumuli di pietre. Ci fermiamo a fare una breve pausa per goderci gli ultimi momenti di sole, dato che le cime davanti a noi appaiono già avvolte dalle nubi.
Dopo una passeggiata di circa mezz’ora principalmente in piano si arriva alla gola che ospita l’alpe Cortevecchio. Qui si congiungono i numerosi torrentelli, molto carichi d’acqua in questo periodo, che formeranno il Rio Mondelli, che si andrà ad immettere a sua volta nel fiume Anza, che dà il suo nome alla valle.
Giusto il tempo di sedersi qualche minuto sulle rocce scaldate dal sole e le nubi si fanno sempre più scure: forse è meglio ascoltare l’avviso della Montagna e mettersi in cammino verso la macchina.

Rio Mondelli Foto credit: Luca Cuppari
Sulla via del ritorno, una breve deviazione è d’obbligo: a soli 5 minuti dal sentiero, la cascata del Rio Mondelli mostra tutta la sua potenza di inizio estate ed è impossibile non sedersi qualche minuto ad ammirare la forza della natura.

La cascata del Rio Mondelli. Foto credit: Luca Mercandelli
Ancora pochi minuti e siamo nuovamente nel paesino di Mondelli, dove abbiamo lasciato l’auto; ci fermiamo per l’ultima volta prima di avviarci verso casa. Non appena abbiamo tolto gli scarponi e la macchina è partita, hanno iniziato a cadere le prime gocce di pioggia.
Alla prossima, Montagne!

I miei compagni d’avventure

Percorso Mondelli – Alpe Motto – Alpe cortevecchio